Alpentreffen 2018 - Il diario
31/05/2018 Alpi, 23-27 Maggio 2018

IL DIARIO dell'Alpentreffen

Mercoledì 23.
Questa volta l’appuntamento è al “Benzinaio” … notte insonne poi l’adunanza, immancabili i saluti, tanti sorrisi, caffè e il pieno “al gozzo”. Arriva l’atteso: “Prontiiii … si parte per l’Alpentreffen!”
Facciamo “volo” con le nostre indomite mukke, tirate a lucido, in Lunigiana (425 km), terra dagli scenari verdissimi con le svettanti e seghettate cime Apuane. Poco conta la fase iniziale del percorso costretti in autostrada perché, una volta usciti al casello e iniziate le curve a prevalere, ti pervade una sana sensazione di libertà, di liberazione, uno sfogo contro le solite abitudini quotidiane e i piccoli, talvolta sciocchi, problemi giornalieri.
Saliamo fin su la locanda “il Rustichello”, che ci accoglie divertiti. Infatti, abbiamo subito la sensazione di uscire, come per magia, dal mondo reale per entrare in un luogo incantato, fatto di storie e personaggi fiabeschi, di natura, tradizioni e buon cibo … un vero angolo di paradiso!

Giovedì 24.
L’indomani partenza per Moena (419 km). Subito affrontiamo il Passo della Cisa, che collega la Lunigiana ai Ducati di Parma e Piacenza; Passo che da sempre è nel cuore dei Biker italiani … e delle forze dell’ordine. Un passo non molto impegnativo dove si valica la sommità a soli 1.042 m. di altezza e qui sostiamo per un momento e visitare lo splendido Santuario di Nostra Signora della Guardia.
Attraversata l’afosa pianura Padana, ci accingiamo a risalire il lago di Garda passando per svariate località, tra le quali: Salò, Tremosine e Riva del Garda. A Torbole puntiamo direttamente a nord in direzione di Trento, costeggiando il lago di Toblino, ritenuto uno dei più romantici del Trentino che, con il suo castello medievale dalle merlate mura, si erge su di un isolotto.
E’, comunque, una bella “galoppata” che ci introduce, attraverso la Val di Fassa, nello spettacolare paesaggio dolomitico ammantato da ampi boschi di conifere, prati lussureggianti e laghi incastonati, come lapislazzuli, tra montagne cangianti e uniche al mondo. La neve, ancora diffusa a macchia di leopardo, rende l’ambiente montano ancora più suggestivo.
L’Hotel Maria, sapientemente scelto, contribuisce al recupero del benessere fisico, peraltro già messo a dura prova dal caldo, offrendo agli indomiti Incursori il suo centro wellness, costituito da piscina coperta, idromassaggi e saune….un piacere unico! iR
Rinfrancati e rifocillati con dell’ottimo menù tradizionale e grappe locali, sebbene fosse tardi, abbiamo ancora voglia di passeggiare per l’antico borgo di Moena, come entusiasti liceali, raccontando impressioni di guida e fumando eccellenti sigari. Cosa vuoi di più dalla vita…?

Venerdi 25.
Alla 3^ giornata, col meteo sempre favorevole, si riparte per Selva Gardena, di per se le due località sono distanti 43 km, ma noi ne percorriamo “solo” 305… di curve a cavatappi, tornanti, serpentine e interminabili saliscendi, per una durata di 5h e 30’…ci piace farlo strano!
Avete presente quella strana sensazione di sazietà di spirito e di leggerezza dell’anima?
Si, va beh!, semmai lo spirito sarà appagato più che sazio, ma il punto è che questo giro per me e per gli Incursori Famelici, rappresenta qualcosa di più che belle curve, bei paesaggi e naturalmente ottima Compagnia. Questa volta non mi soffermerò sul tipo di percorso che abbiamo pennellato, mi basta nominare alcuni passi per farvi capire subito di cosa si tratta: Passo Rolle (1.970) - Passo Croce d’Aude (1.011) - Passo Campolongo (1.875) - Passo Valparola (2.192) - Passo Falzarego (2.109) - Passo Giau (2.236) - Passo Fedaia (2.057) (eppur valicato, sebbene chiuso per importanti lavori alle infrastrutture stradali) e per concludere aggiungerei l’ottavo: il Passo Sella (2.240). Nomi e altitudini da far tremare i polsi anche ai più esperti motociclisti...soprattutto se sofferenti di pressione arteriosa !
Valicando questi luoghi sacri alla Patria, non possiamo, per chi conosce la storia moderna, non ricordare che sono anche tra i principali luoghi di memoria della Prima Guerra Mondiale, dove migliaia di giovani hanno contribuito con la loro vita a garantire a noi la Libertà e la Dignità di Popolo e di Nazione, troppo spesso messa in discussione. Ora il Forte Tre Sassi, in Valparola, è stato trasformato in un luogo di memoria museale, con la raccolta di armi ed equipaggiamenti dell’epoca e la presenza di percorsi all’aperto tra trincee, baracche e cimiteri sul fronte di guerra tra il Veneto ed il Trentino, allora austriaco.

Sabato 26.
Ci aspetta ancora un percorso davvero accattivante ed avvincente per lunghezza (347 km) ed altimetrie, per arrivare alla fascinosa Cortina d’Ampezzo. Ripercorrendo il Passo Sella arriviamo al Passo Pordoi (2.239) - il Falzarego (2.109) - il Passo Tre Croci (1.805) - il lago di Misurina - il Passo Monte Croce (1.636) - Passo S. Antonio (1.489) - Passo Cibiana (1.530) - Passo Ceresa (1.232) - Passo Staulanza (1.783) - Passo Giau (2.236)… belle curve, tutte diverse tra loro, alcune più dolci altre più strette a gomito, fondo stradale non sempre in buone condizioni e talvolta la strada risulta un pò stretta, ma per fortuna poco trafficata sopratutto in questi periodi. Faremo quindi salite e discesa in totale tranquillità, immersi completamente nel verde della vegetazione delle Dolomiti che costeggia rigogliosa la strada, un’ ottima compagna di viaggio all’insegna del relax in moto e del silenzio della natura, con sullo sfondo le imponenti vette delle Dolomiti che incorniciano i paesini in lontananza. Una favola!
Le salite offrono dei panorami impareggiabili delle valli sottostanti, avvolte in una magica atmosfera che alterna il bagliore del sole ai giochi di nebbia.
Lo splendido lago di Misurina è una delle più belle località di questa zona a due passi da Cortina d’Ampezzo. La sua posizione, a oltre 1.700 metri , lo rendono da sempre una meta “sanitaria”, ancor prima che turistica, per le notorie proprietà curative del microclima della zona sulle patologie respiratorie. Dalle sponde del lago s’intravvede lo svettante ed austero gruppo delle Tre Cime di Lavaredo.
La scalata in moto al Passo Giau è di sicuro una delle esperienze più appaganti da provare. In questa particolare zona, il Giau è circondato da veri e propri colossi come il monte Nuvolau, l’Avverau e da un panorama davvero spettacolare, dove abbondano la presenza di altre vette famose come il Sorapiss ed il massiccio della Marmolada, ammantato dal caratteristico ghiacciaio sommitale, alle cui falde si snoda il Passo Fedaia, con l’omonimo lago, che segna il confine tra il Veneto ed il Trentino-Alto Adige.
D’altro canto la natura del Passo Giau, di per sé davvero intensa di emozioni, lo è anche dal punto di vista meccanico e della tecnica di guida. Curve e tornanti, salite e discese in un paesaggio dove è anche difficile distinguere le catene rocciose che s’intravvedono, quali: il maestoso Pordoi, la composita siluette del Sella, il potente Lagazuoi (dilaniato dalle cariche di nitroglicerina poste nelle gallerie da mina, scavate dai soldati italiani, per “scrollare” dalla vetta gli austriaci), il caratteristico gruppo del Cristallo che sovrasta Cortina, etc….
Grandiosi scenari naturali e profili rocciosi degni dell’ambìto riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità Unesco, le Dolomiti sono senza dubbio una delle mete più amate dai biker di tutta Europa. Chi, del resto, non ha mai sognato di affrontare magici percorsi in sella della propria moto, una volta nella vita, all’insegna di panorami da cartolina e curvoni mozzafiato?

Domenica 27.
Lasciamo di buon’ora Cortina d’Ampezzo per far ritorno a casa. Ci aspettano, più o meno, 685 km da percorrere. Ma le sorprese non finiscono qui…rimangono da valicare i Passi Gioco (882), il Futa (903) e della Raticosa (968), baluardi ben piantati nell’Appennino Tosco-Emiliano …d’altronde siamo di passaggio da queste parti: che fai…non le fai ?
Sarà che sono posti nuovi per me; sarà che la Futa ad ogni curva ne seguiva una migliore e che, curva dopo curva, ti allontanava sempre più dai soliti “luoghi comuni” metropolitani, appena attraversati; sarà che mi sembra di vedere tutti i miei compagni di viaggio fare meraviglie sulle loro cavalcature. Non so cosa stia effettivamente accadendo, ma sicuramente è tutto stupendo !
Così, spesso mi attardo nella guida; il fatto è che sento dentro questa sensazione di pace, di tranquillità e, pensando al rientro, mi sto rilassando alla guida della mia valorosa “ghisona” godendomela al cento per cento. Quindi, già che ci siamo, divertiamoci anche sui passi appenninici con il senno da motociclista, rispettando quelli che ci abitano e la natura che ci circonda. Qui, ogni giorno, come un pellegrinaggio, centinaia di centauri con i più svariati modelli di moto si ritrovano su queste curve e sui tornanti a provare l’ebbrezza del tracciato tipo GP1…mentre l’andirivieni dell’ambulanza, che a sirene spente, continua a fare su e giù per il “circuito” come ad ammonire gli irriducibili, eventuali “ospiti” scavezzacollo.
Al Passo della Raticosa, la Compagnia fa un memorabile “rendez-vous” con due Incursori Famelici, Birka e Luca M., giunti appositamente da Roma per venirci incontro, percorrendo in quel giorno circa 850 km…Complimenti a loro! Poi, tutti insieme, prima del definitivo rientro a casa, ci concediamo il meritato premio di un gustoso pranzo nel noto ristorante le Maschere, nel Mugello.
Alla fine dei “giochi”, il mio parziale segna 2.201 km percorsi…scusate se è poco!

Arrivederci alla prossima…

Un meritato ringraziamento va a tutti i membri del “board” della CIMF, che direttamente o da remoto, hanno lavorato instancabilmente per tutta la durata del progetto “Alpentreffen 2018”, a merito della buona riuscita del programma e per disporre gli Incursori sempre a proprio agio; va, inoltre, il nostro plauso, riconoscendo Loro le grandi capacità Umane e Logistico/Organizzative.
Grazie Gate, Kirie, Gandalf, Gianviti, al Presidente Anakin ed a tutti gli Incursori partecipanti all’emozionante Tour dolomitico e agli assenti giustificati che, con il loro incitamento e sostegno morale, tramite WApp, hanno fortemente contribuito al raggiungimento degli obiettivi assunti dalla Compagnia.


Per visionare il Programma completo clicca QUI


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