
Si riparte! Appuntamento alle 8 de mattina di sabato, “San Paganino” de’ giugno, “…Ar bar der matematico greco….” quello sulla strada der cimitero!!! Con rotta per i meravigliosi monti Sibillini. Sosta a Castelluccio di Norcia ed il suo millenario borgo nella settimana dell’infiorata: un concentrato di colori e profumi …. Saliti quindi per la Salaria e passata la somma del Terminillo, si è poi discesi verso l’antica frontiera dello Stato Pontificio: Monteleone di Spoleto!
A seguire …la città di Santa Rita: Cascia, e poi Norcia: luogo natio di San Benedetto….. Forca Canapine e, costeggiando il Vettore, si è giunti finalmente a Castelluccio dove si è consumato l’immeritatissimo primo ordinario: POCA ROBBA…. come direbbe un certo Gate… . Quindi pian pianino e stavolta, tutti insieme…. il rientro a Roma lungo la Via Flaminia….
Di seguito si riporta un contributo di pensiero da parte di un incursore sulle proprie emozioni della riuscita giornata di sabato.
“I Sibillini” incursione del 27 giugno 2015
Carissimi “Incursori”, vi confesso ora che non vedevo l’ora di ritornare da quelle parti e condividere con Voi un’antica memoria di affettuosi ricordi familiari ed un’intima passione adolescenziale…parlo sia delle ubertose “Piane di Castelluccio”, che si estendono a perdita d’occhio tanto da farle somigliare ad una immensa depressione lunare se non fosse per la celebre fioritura di lenticchie, che ne fanno uno spettacolo unico al mondo… sia del più famoso e sommitale borgo di Castelluccio, che si erge solitario ed austero incastonato, come gemma preziosa, nella chiostra dei Monti Sibillini.
Questi monti sono fucina di antiche leggende, come ricordava mio Padre, che gli conferiscono un’aura di mistero. Infatti mi raccontava, mentre con la “Topolino” raggiungevamo quei luoghi, che nella grotta situata sotto la cima del Monte Sibilla ospitava un regno fatato, in cui creature meravigliose vivevano in una sorta di festino perenne salvo trasformarsi, per un giorno a settimana, in creature mostruose e orripilanti e che la medesima grotta, ormai oggi franata, fosse l’antro infernale della famosa Sibilla (da non confondere con quella Cumana), dove lì si rifugiò dopo il processo di cristianizzazione dell’impero romano (fosse il primo caso di “esodata” ante-litteram…? ). Non vi nascondo che questi racconti mettevano a dura prova le mie allora pur fragili difese alle mitiche fantasie di bambino… Arrivederci a presto per una nuova ed indimenticabile Incursione!
Ruen
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Hanno partecipato:
Lorenzo “Gandalf” Careddu
Gianluca “Gate” Montagano
Giancarlo “Gianviti” Vitiello
Luca “Kirie” Chirieleison
Ottone “Leonida” Salvati
Stefano “Pieraccia” Pieracciani
Filippo “Legolas” Fadda
Arturo “Art” Scognamiglio
Mario “Mariuss” Formichi
Alessandro “MadAlex” Salmistraro
Alessandro “AlexSwiss” Galli
Fausto Giuliani
Enrico “Ruen” Ruzzi e Giovanna
Pietro “Lord” Cattani e Angela
Luca Montesi
Gianni “Pacopoco” Scapin
Andrea Migliaccio